Introduzione ai percorsi

Per capire meglio l’importanza della zona in cui si snodano gli itinerari proposti è prima necessario soffermarsi un attimo ed osservare l’area in questione dall’alto, come se fossimo su un aereo. Questo ci permette di notare la forma di quello che è conosciuto come Anfiteatro Morenico di Ivrea (da ora AMI) e che comprende una serie di caratteristiche geomorfologiche uniche nel suo genere in Europa e nel mondo.

Grazie ai movimenti ed alle enormi spinte provocate dalle ere glaciali che hanno interessato la zona, unitamente ai movimenti delle placche tettoniche africana ed europea, sono avvenuti affioramenti di rocce che, solitamente, si trovano molto in profondità. Questo fa sì che l’area sia un punto di notevole interesse per studiosi, geologi e ricercatori, i quali arrivano in questa zona per approfondire le loro conoscenze.

Altro punto di interesse è la grande quantità di torrenti, fiumi e rivi che alimentano la Dora Baltea.

Tutta questa grande presenza di acqua ha permesso la formazione di numerosi laghi, alcuni oggi balneabili, che, in passato, sono stati luogo ideale per i primi insediamenti umani come per esempio possono testimoniare i numerosi pali per palafitte ritrovati all’interno del Lago di Viverone oppure i preziosi reperti rinvenuti sulle sponde e all’interno del Lago Pistono, nei pressi del quale recentemente è nato il Parco Archeologico.

A tutto questo si unisce la necessità dell’uomo, durante le varie epoche, di sfruttare al meglio i terreni più assolati e al sicuro dalle esondazioni dei fiumi. Ciò ha portato la necessità di terrazzare interi fianchi delle montagne, per ricavarne prati per il bestiame e spazi per coltivare la vite ed altri ortaggi o piante da frutto.

I vari borghi, nati dalla necessità di vivere vicino ai terreni che si coltivavano, erano uniti da splendide mulattiere ed è proprio su queste vie di comunicazione centenarie che si basano la maggior parte  dei percorsi che vorrei proporre.

Ecco le proposte per i vostri trekking:

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